Zecche sul cane: parassiti da conoscere, prevenire ed eliminare

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Le zecche sono parassiti molto diffusi che sottraggono il sangue anche ai nostri animali domestici. Non sono solo fastidiose: possono anche trasmettere malattie molto gravi. Ecco alcune informazioni utili per riconoscerle, prevenirle ed eliminarle.

La zecca è un minuscolo aracnide ematofago (cioè, che si nutre di sangue) che grazie al suo particolare apparato buccale è in grado di ancorarsi alla cute dei mammiferi (cane, gatto e persino l’uomo), penetrarne i vasi sanguigni e succhiarne il sangue per nutrirsi. L’ematofagia è una caratteristica presente durante tutti gli stadi di crescita della zecca, dalla larva all’adulto.


Sintomi della puntura di zecca sul cane o gatto

Di solito, il morsodi zecca non provoca dolore al suo ospite, poiché la saliva del parassita contiene una sostanza anestetica naturale, oltre a un principio anticoagulante che mantiene il sangue fluido e permette al parassita di dedicarsi al pasto di sangue per un periodo prolungato (fino a sette giorni).


Se però il vostro animale domestico è stato attaccato da più zecche è possibile che mostri sintomi come:

  • stanchezza e debolezza;
  • perdita di appetito e di peso;
  • febbre;
  • tosse;
  • zoppia.

Spesso la saliva della zecca contiene alcuni microrganismi che possono causare gravi patologie (le cosiddette “malattie trasmesse da vettore”), in alcuni casi addirittura letali. Ecco perché la puntura della zecca non è solo fastidiosa, ma anche molto pericolosa per gli animali domestici.

Nello specifico, tra le malattie trasmissibili dalle zecche a un animale troviamo l’ehrlichiosi, la rickettsiosi, la piroplasmosi (o babesiosi), la borreliosi (o malattia di Lyme), la hepatozoonosi canina, la trombocitopenia ciclica infettiva, l’anaplasmosi granulocitica e la meningoencefalite primaverile-estiva (TBE). Nell’uomo può indurre anche delle reazioni allergiche, con rischio di shock anafilattico.


Come si previene il morso della zecca

Per salvaguardare la salute del cane e del gatto è fondamentale fare prevenzione applicando prodotti antiparassitari idonei. A seconda delle specifiche esigenze è possibile scegliere tra varie formulazioni quali ad esempio spot-on (in gocce), collari, compresse o spray. Per proteggere al meglio il tuo animale è fondamentale che il prodotto antiparassitario scelto abbia anche un’azione repellente. In altre parole, oltre a uccidere la zecca deve anche impedirle di mordere. L’azione repellente non è presente in tutti gli antiparassitari e va dunque verificata leggendo il foglietto illustrativo del prodotto che si sta prendendo in considerazione.


Come rimuovere le zecche

Se l’animale domestico non è stato trattato in modo corretto ed è infestato da zecche, è importantissimo rimuoverle al più presto, poiché più a lungo una zecca rimane attaccata, più aumenta il rischio che trasmetta delle malattie.

Una zecca sui gatti e sui cani è abbastanza facile da afferrare se non ha ancora morso l’animale (indossando sempre dei guanti!); tuttavia, se si è già ancorata alla cute, la sua eliminazione è più complessa. Servono cautela, una mano molto ferma e un apposito strumento (disponibile nelle farmacie e nei negozi per animali) progettato per estrarre il parassita in modo corretto.

Infatti, se la zecca viene rimossa afferrandola in modo sbagliato o strattonandola con troppa veemenza, si rischia di torcerla e romperla, lasciandone una porzione infissa nella cute e aumentando così il rischio di infezione. Il modo corretto per eliminare una zecca dall’animale consiste nell’afferrarne la testa con lo strumento nel punto in cui è attaccata alla cute e tirare con un movimento rotatorio facendo attenzione a non schiacciarla o spezzarla.


Come si attaccano le zecche sui gatti, cani e uomo

Le zecche non volano come le zanzare e non saltano come le pulci, ma si muovono camminando lentamente. Sono dotate però di organi sensoriali molto sensibili, capaci di percepire il passaggio di una potenziale vittima captandone il calore corporeo o l’anidride carbonica presente nel sangue o rilasciata con la respirazione.

In questo modo, il parassita può rimanere appostato sulla cima di una pianta o sull’estremità di un filo d'erba in attesa che si avvicini un potenziale ospite. Quando ciò accade, la zecca si lascia cadere sul suo mantello e, facendosi strada tra i peli, trova il punto della cute più adatto per ancorarsi (solitamente l’area delle ascelle, delle orecchie, delle palpebre o della zona inguinale).


Dove vivono le zecche

I recenti cambiamenti climatici, con il conseguente aumento delle zone calde e temperate, hanno creato le condizioni ideali perché molti parassiti esterni proliferino in gran parte del mondo. Tra questi, anche le zecche, che sono in grado di sopravvivere a digiuno per moltissimo tempo, persino fino a un anno e mezzo.

In generale, la zecca è un parassita che nidifica all’aperto, preferibilmente nelle aree erbose, boschive e umide o nascosta nel legname o tra i detriti. Questi parassiti sono presenti anche nelle case, ove le condizioni di umidità e temperatura sono ideali per la sua sopravvivenza tutto l’anno. Qui si nasconde nei giacigli degli animali domestici, nelle crepe dei muri e nelle altre cavità come dentro i mobili. Poiché le femmine arrivano a deporre fino a 7.000 uova per nidiata, in molti casi le zecche si diffondono in modo massiccio, rendendo necessarie ampie operazioni di disinfestazione, anche a tutela della salute pubblica.


Articolo a cura del Dr. Giovanni De Benedetto



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